FlavioStocco FlavioStocco

Events & Exhibitions

Luciana Cicogna

Luciana Cicogna – Lune alchemiche

17 Novembre – 12 Dicembre 2018
inaugurazione sabato 17 novembre alle ore 18:00

A cura di Stefano Cecchetto

Catalogo con testi di Stefano Cecchetto e Toni Toniato

Galleria Flaviostocco
Borgo Pieve, 21
31033 Castelfranco Veneto (TV)

La Galleria Flaviostocco di Castelfranco Veneto presenta la mostra personale di Luciana Cicogna intitolata Lune Alchemiche, con la curatela di Stefano Cecchetto. Per l'occasione sarà edito un catalogo con i testi di Stefano Cecchetto e Toni Toniato. L'esposizione, che inaugura sabato 17 novembre alle ore 18.00, propone un nutrito corpus di opere recenti dell'autrice che indagano la materia della natura e dell'alchimia.
Luciana Cicogna prosegue, in questi nuovi lavori, un personale percorso di ricerca tra la memoria e la contemporaneità che l'artista dichiara già nei titoli: Lievi movimenti; Triangoli e corteccia; Notturno; Tempo sospeso; e poi le differenti Lune, ordinate nel puntuale inventario dei differenti cromatismi. Queste sue Lune si presentano quindi in sequenza, come una libera suite di frammenti evocativi che formano un'architettura del pensiero: sospese, perché illusorie, ma nello stesso tempo presenti con la loro gravità metafisica. Luciana Cicogna lavora con la sapienza del mestiere e persiste nell'enunciazione di un suo personale viatico figurativo nel quale la visione si protende in un controcampo prospettico di rara sapienza cromatica. Dentro al perimetro della tela, nell'intercapedine delle soluzioni stilistiche che l'artista affronta è ancora possibile scorgere le suggestioni della grande lezione rinascimentale, reinterpretata però in chiave moderna e vitale.
La mostra è visitabile fino al 12 Dicembre 2018.

   Luciana Cicogna , Lune Alchemiche [1,11 Mb]

Luciana Cicogna , Lune Alchemiche

Alessandro Gatto

Alessandro Gatto

14 Giugno – 30 Giugno 2018
inaugurazione giovedì 14 Giugno alle ore 18:30

Presentazione di Marco Balestracci e Giancarlo Saran

Intervento di Ottorina e Sabrina Carraro

Galleria Flaviostocco
Borgo Pieve, 21
31033 Castelfranco Veneto (TV)

La Galleria Flaviostocco di Castelfranco Veneto presenta la mostra personale di Alessandro Gatto con la presentazione di Marco Balestracci e Giancarlo Saran. In occasione dell'inaugurazione ci sarà l'intervento di Sabrina e Ottorina Carraro della Dotto Trains che hanno contribuito alla realizzazione dell'evento.
L'esposizione, che si inaugura giovedì 14 Giugno alle ore 18.30, propone un nutrito corpus di opere dell'autore che permetterà di visionare i dipinti degli ultimi due anni. Gatto usa l’arte della caricatura e la satira, in un’accezione che potremmo definire lirica, per ammonire e denunciare, divertendo, le debolezze e la vanità imperanti nella società mass-mediatica e nell’uomo contemporaneo. Mondi spesso indecifrabili e aperti a molteplici interpretazioni, si è dedicato negli anni principalmente all’illustrazione delle “guerre” interiori e sociali che l’uomo si trova a combattere, da solo, ogni giorno.
Solitudine, incomunicabilità e indignazione morale sono le tematiche più ricorrenti e care all’illustratore veneto; i politici, la chiesa e le convenzioni sociali i suoi bersagli preferiti. All’interno di universi claustrofobici dai colori apocalittici, “arredati” da elementi monumentali e minacciosi al limite del fantascientifico, abitano dei personaggi, delle figure piccole e inermi, agitate da paure incontrollabili o schiacciate da pericoli esterni.
L’arte della caricatura e l’umorismo sono “una scorciatoia per raggiungere una meta in modo veloce” ha dichiarato Gatto. Nel suo mondo d’immagini, ricche di contenuti e parole non scritte e di riflessioni amare, personaggi schiacciati dai loro fantasmi interiori, perseguitati o appesi a un filo – come nell’opera Fede -, mondi trasfigurati in senso ludico o al contrario tragico, sono le materie prime in cui si declina la spiccata personalità delle sue opere e che hanno determinato il successo di Alessandro Gatto nel mondo. La mostra è visitabile fino al 30 giugno 2018

   Comunicato stampa Alessandro Gatto [45,8 Kb]

Alessandro Gatto

Riccardo Ceccato

Riccardo Ceccato - Gaijin

28 Aprile – 19 Maggio 2018
inaugurazione sabato 28 aprile alle ore 18:00

Presentazione di Sandro Parmiggiani

Galleria Flaviostocco
Borgo Pieve, 21
31033 Castelfranco Veneto (TV)

La Galleria Flaviostocco di Castelfranco Veneto presenta la mostra personale di Riccardo Ceccato intitolata Gaijin, con la presentazione di Sandro Parmiggiani.
 L'esposizione, che si inaugura sabato 28 aprile alle ore 18.00, propone un ciclo di fotografie sul Giappone e per l'occasione sarà edito un catalogo.
 In queste immagini, riunite sotto il titolo di “Gaijin” – il termine un po’ sbrigativo con il quale, nella lingua giapponese, si etichetta lo straniero, colui che non sia nativo di quella terra –, ha raramente sentito l’esigenza di fermarsi a fissare qualcosa che, per la sua “diversità” dal luogo, il Veneto, in cui vive, potesse immediatamente interagire con lo sguardo di chi ha, come lui, un’altra “educazione sentimentale” – ed anche in questi rari casi non si è mai avventurato sulla strada illusoria della “bella fotografia” – , ma si è soffermato su quelli che potremmo definire “incidenti” nel percorso del vedere. Ci si riferisce a quegli scatti che immediatamente danno l’idea di qualcosa – si tratti di una visione incongrua di un luogo o dell’irruzione di una figura perturbante – che spezza un equilibrio, che ci introduce ai misteri dell’esistere, che ci parla di quello che l’immagine fotografica non mostra e che, proprio per quella sorta di deviazione da ciò che può sembrare il normale manifestarsi delle cose o dello scorrere degli eventi, va a interagire con il nostro immaginario.
Nel 2005  Ceccato incontra la fotografia analogica, questo segna il definitivo innamoramento per l’aspetto originario, artigianale, del fare fotografia: impara a conoscere gli acidi per lo sviluppo e per la stampa, ne sperimenta le caratteristiche e gli esiti; dopo le prime prove con macchinette assai semplici, si dota di una buon apparecchio fotografico e utilizza solo pellicole in bianco e nero, comincia a svilupparsi da solo le sue fotografie, che presto, dopo alcuni anni di sperimentazioni e di progressiva acquisizione delle abilità necessarie, assumono un volto peculiare, la tensione verso uno stile. Riccardo dice di puntare a un’immagine costruita secondo una certa composizione e in certe condizioni di luce, e poi ridefinita in camera oscura; da alcuni anni è diventato consapevole che occorre lavorare per progetti, da lui stesso ideati. “Non mi interessa fare dei reportage”, conferma Ceccato, “ma cogliere certe atmosfere, attraverso dettagli e luci particolari, che richiamino un mondo intriso di nostalgia, che suscitino emozioni malinconiche. In Giappone ho subito colto di essere approdato in un altro universo, che pure mi affascinava per la sua diversità rispetto al mondo che conoscevo; percepivo, tuttavia, una società che potrei definire troppo schematica, inquadrata, con qualche aspetto di subalternità senza reazioni da parte delle persone – il che mi dava l’idea di una latente, diffusa alienazione, che ho cercato di restituire nelle atmosfere delle mie fotografie”.
 La mostra è visitabile fino al 19 maggio 2018.

   presentazione di Sandro Parmiggiani [79,72 Kb]

Riccardo Ceccato Gaijin

Mattia Novello

Mattia Novello – Ritratto formale

24 Marzo – 21 Aprile 2018
inaugurazione sabato 24 Marzo alle ore 18:00

A cura di Carlo Sala

Galleria Flaviostocco
Borgo Pieve, 21
31033 Castelfranco Veneto (TV)

La Galleria Flaviostocco di Castelfranco Veneto presenta la mostra personale di Mattia Novello intitolata Ritratto Formale, con la curatela di Carlo Sala. L'esposizione, che si inaugura sabato 24 marzo alle ore 18.00, propone un nutrito corpus di opere dell'autore spaziando dalla scultura all'installazione dalla fotografia ai dipinti. La mostra prende il titolo dai dipinti recenti (2017-2018) dell'artista, i Ritratti formali, che vogliono essere una meditazione sull'uomo e di come si rapporta alla società. L'autore ha ritratto alcuni amici e conoscenti traducendone visivamente il carattere, il pensiero e gli umori attraverso delle forme basilari e dei colori che riescono a dipanare quelle specifiche vicende. Senza arrivare alla descrizione mimetica e oggettiva del soggetto, le opere creano un "alfabeto" visivo aniconico che ne sa evocare la personalità ed i tratti umani essenziali facendo emergere tutta una serie di riflessioni come il rapporto con gli altri, l'età che avanza, l'assecondare le proprie aspirazioni e il desiderio di essere compresi. I dipinti in mostra sono in dialogo con una serie di sculture realizzate partendo da oggetti di uso comune a cui l'artista altera il significato e la funzione originaria con il suo intervento. Ad esempio, l'opera Il bacio (2016) è una riflessione sullo spazio composta da due porte unite tra loro che figurano un incontro affettivo in bilico tra forme minimaliste e senso poetico. Il lavoro L’equilibrio del tempo (2017) ha come protagonista una scala - allegoria dello spostamento, del percorso fisico e ideale - a cui sono state segate delle parti, a voler significare che il tempo modifica profondamente le persone e la loro percezione del mondo. In Ricordo di una famiglia (2017) un nido dorato forato da possenti chiodi esemplifica come il nucleo parentale condizioni l'uomo - nel bene e nel male -  per il resto della sua esistenza. In mostra anche una serie di fotografie appartenenti a un ciclo realizzato da Mattina Novello in varie città internazionali tra cui San Francisco, Tokyo e Las Vegas. Lo sguardo dell'artista accomuna questi luoghi del mondo così diversi tra loro ricercandovi il medesimo soggetto: il muro, come indicato nel titolo le Barriere urbane viste come elementi da superare, in senso fisico e metaforico. La mostra è così un dialogo polifonico tra mezzi espressivi diversi che trovano il loro raccordo attorno ad una riflessione sull'uomo e le sue relazioni. La mostra è visitabile fino al 21 aprile 2018

   Mattia Novello, Ritratto formale [88,85 Kb]

Mattia Novello

Alberto Gianquinto

Alberto Gianquinto


2 Dicembre 2017 – 10 Gennaio 2018
inaugurazione sabato 2 Dicembre alle ore 18:00

Presentazione di Dino Marangon


Galleria Flaviostocco
Borgo Pieve, 21
31033 Castelfranco Veneto (TV)


La Galleria Flaviostocco di Castelfranco Veneto inaugura Sabato 2 Dicembre 2017 alle ore 18.00 la mostra su Alberto Gianquinto che rimarrà aperta fino al 10 Gennaio 2018.
Nell'occasione ci sarà una presentazione critica dello storico dell'arte Dino Marangon.
Saranno esposti una serie di opere scelte.
La mostra sarà un viaggio nella pittura di uno dei più grandi artisti italiani, un'antologica che spazierà dai primi lavori degli anni 50' fino alle ultimissime opere.
Alberto Gianquinto è un pittore veneto scomparso nel 2003, uno dei più grandi e prolifici del suo territorio,un artista appartato che ha traversato il secondo Novecento da una posizione che continua a opporre una resistenza irriducibile al tentativo di inserire la sua Arte in determinati filoni stilistici .
 Artefice di una pittura in cui il segno, luce e colore sono insieme intuizione lirica e struttura dell'opera. Gianquinto padroneggia e acuisce infatti, in tutte le sue possibilità, come pochi artisti hanno saputo fare nel corso degli ultimi cinquant'anni, il senso profondo del colore, del segno, della forma. I suoi colori, i rapporti tonali in cui li dispone, l'epifania di una forma, il tessuto dei segni che innervano le sue opere non hanno nulla di gratuito o di casuale.

   Mostra di Alberto Gianquinto [67,6 Kb]

Alberto Gianquinto personale

Vittorio Basaglia

Vittorio Basaglia

"1936- 2005"



28 Ottobre – 18 Novembre 2017

inaugurazione sabato 28 Ottobre alle ore 18:00



Galleria Flaviostocco

Borgo Pieve, 21

31033 Castelfranco Veneto (TV)



La galleria Flaviostocco ospita le opere di Vittorio Basaglia.

Una piccola antologica che va a riscoprire uno dei più importanti artisti veneziani del dopo guerra.

Negli anni 50' giovanissimo esponente del neo-realismo italiano per andare nel tempo verso il cubismo fino ad una riduzione della forma dove si avvicina all'astrazione.

Nel tempo Basaglia ha evoluto la sua arte mantenedo la sua attenzione e perno centrale del suo pensiero il mondo, l'uomo e i suoi sentimenti.

Giuseppe Mazzariol scriveva: “Basaglia,quest’artista aristocratico e sdegnato, separato per vocazione emarginale per scelta, eretico per metodo, incantato ammiratore della bellezza e della vita, cantore della morte e delle neiges d’antan”.


Saranno esposte una selezione di opere di un Basaglia ragazzo ma già dove èchiaro il talento e il bisogno di osservare e rappresentare l'ultimoattaverso alcuni soggetti-icona come il letto in ferro battuto, ladonna che fila. la stufa, l'agnello macellato. Poisi potrà ammirare il Basaglia più maturo con disegni, dipinti esculture su temi che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico eccoquindi “La penitenza della fuga”, “Marco Cavallo” , ibozzetti del monumento alla Resistenza di Matera e le opere con temail mito come “Trionfo della morte”, “Donna e Unicorno”.


L'esposizione durerà fino al 18 Novembre.

   vittorio basaglia personale [93,47 Kb]

mostra di vittorio basaglia